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SCIA: cos'è, come funziona, costi e procedure

by Elia Caneppele 9 Maggio 2022 commenti (0) scrivi commento

SCIA edilizia: cos'è, a cosa serve e come funziona?

La SCIA non è una parolaccia ma un'importante titolo abilitativo in edilizia. Cos'è la scia e come si deve procedere? Ecco tutto quello che devi sapere sulla SCIA in un'unica guida completa.

Sono Elia Caneppele e mi interessa tutto quello che riguarda l'edilizia di qualità e ristrutturare in generale.

Oggi vedremo insieme cos’è la SCIA e come funziona, chi la deve presentare e quando, l'ammontare dei costi e cosa succede dopo la presentazione.
 

SCIA- Segnalazione certificata di inizio attività

I professionisti del settore, ma anche i privati che si rapportano, dovrebbero conoscere bene le caratteristiche dei diversi titoli edilizi. Infatti per tutti coloro che ogni giorno si rapportano nello svolgimento di opere edili è importante conoscere bene come funzionano.
 
I titoli abilitativi in edilizia sono quelle pratiche amministrative che sono necessarie per effettuare le diverse tipologie di intervento sugli edifici.

Tra questi titoli edilizi c'è la SCIA. Ho realizzato questa guida completa per capire cos'è, a cosa serve, quali sono gli interventi per cui è necessaria e molto altro.

Insomma, consiglio di continuare a leggere a chiunque sia interessato a capire come funziona la SCIA.

SCIA: cos'è, come funziona, costi e procedure
 

SCIA Edilizia: che cos'è?

La SCIA- Segnalazione Certificata Inizio Attività – è una dichiarazione che permette alle imprese di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva artigianale, commerciale oppure industriale. Il vantaggio più importante è che non bisogna aspettare verifiche da parte dei singoli enti preposti. Infatti la SCIA ha effetto immediato (art. 19 della legge 241/90).

SCIA è l'acronimo di Segnalazione Certificata di Inizio Attività. E' un titolo edilizio che va presentato al Comune di riferimento eseguire certi interventi edilizi.

La SCIA è stata introdotta dalla legge 122 del 2010 e sostituisce il titoli edilizi che c'erano prima (cioè la DIA o Denuncia di Inizio Attività e la DIAP o Dichiarazione di Inizio Attività Produttiva).
 

Come funziona la SCIA

La SCIA concretamente è un’autocertificazione corredata da allegati e serve a dimostrare di possedere determinati requisiti:
 
  • requisiti soggettivi, cioè quei requisiti morali e professionali richiesti per svolgere certe attività;
  • requisiti oggettivi indicati dal legislatore in base al tipo di attività economica che si desidera iniziare.
 

SCIA- edilizia- per quali lavori si deve fare?

Le attività soggette a SCIA sono quelle che non rientrano tra gli interventi con regime di edilizia libera e quelli per cui è richiesto il PdC (Permesso di Costruire).

Ecco alcuni interventi edili per i quali serve possedere la SCIA:
 
  • manutenzione straordinaria di parti strutturali dell'edificio;
  • restauro conservativo sempre di parti strutturali;
  • ristrutturazione edilizia (per quei casi non accennati all'art. 10, comma 1, lett. c);
  • varianti in corso d'opera a Permesso di Costruire (che non cambiano parametri urbanistici, volumetrie o destinazione d'uso);
  • varianti fine lavori.

Ecco alcuni esempi di intervento per cui è necessaria la SCIA-:
 
  • apertura e chiusura dei fori porte e finestre;
  • realizzazione di scale;
  • sostituzione di tetti e solai;
  • costruzione di balconi e terrazzi.

Attenzione: ti ricordo però che questi interventi non possono aumentare la superficie totale dell'edificio!
 

SCIA edilizia: chi la deve presentare?

Il proprietario dell'immobile presenta la SCIA nello Sportello Unico Edilizia del comune di pertinenza. Lo fa allegando questi altri documenti:
 
  • progetto redatto da un tecnico abilitato;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazioni;
  • attestazioni e asseverazione dei tecnici abilitati;
  • dichiarazione di conformità dei requisiti, corredata dagli elaborati tecnici;
  • pagamento dei bollettini del Comune.

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SCIA inizio lavori: quando posso iniziare?

La dichiarazione SCIA sostituisce autorizzazioni, licenze o domande di iscrizioni non sottoposte a particolari vincoli. Perciò l’avvio dell’attività corrisponde al giorno della presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

SCIA inizio lavori: quindi una volta presentata la comunicazione SCIA si possono iniziare subito i lavori dell'intervento.

Però l'Ufficio Tecnico del Comune ha 30 giorni di tempo per controllare la legittimità delle dichiarazioni e potrebbe prendere i seguenti provvedimenti:
 
  • per mancanze non gravi potrà richiedere al proprietario di integrare dei documenti;
  • per mancanze gravi il proprietario sarà costretto a sospendere i lavori e rimuovere.

È comunque salva la facoltà di ripresentare la denuncia di inizio attività (art. 23, comma 6), con le modifiche per renderla conforme.

Alla luce di ciò ti consiglio vivamente di aspettare il limite dei 30 giorni.
 

Rilascio SCIA: silenzio assenso dopo 30 giorni

Trascorsi i 30 giorni di tempo, se la Pubblica Amministrazione non ha prodotto pareri (positivi o negativi) si applica la regola del Silenzio Assenso.

Rilascio SCIA: senza alcuna comunicazione dopo un mese l'atto assume una piena efficacia.
 

S C I A edilizia: quanto dura?

In realtà la durata della SCIA non ha un termine specifico. Tuttavia la SCIA sostituisce la vecchia DIA e quindi si considera valido il termine indicato da quest'ultima. Ciò significa che i lavori vanno finiti entro e non oltre 3 anni dall'inizio.
 

S C I A edilizia: quanto costa?

Cosa influenza il costodella SCIA? Sono due le variabili principali da tenere in considerazione:
 
  • imposte locali;
  • parcella del professionista.

Di solito una pratica di SCIA ha un costo tra i 300 e i 1000 euro.
 

SCIA Tardiva e in Sanatoria

Iniziare lavori soggetti a SCIA senza fare prima la segnalazione al Comune può comportare due tipi di sanzione:
 
  • SCIA tardiva: presentata in corso di esecuzione dei lavori, sanzioneì di 516€;
  • SCIA in sanatoria: presentata ad intervento già realizzato (ma conforme), sanzione da 516€ fino 5.164 euro.
 

Dopo l'intervento edilizio c'è il collaudo finale

Ultimato l’intervento e resa la comunicazione di fine lavori, il progettista rilascia un certificato di collaudo finale, da sottoporre allo sportello unico.

Inoltre l’interessato presenta la ricevuta dell’avvenuta variazione catastale.

Spero che la guida sulla SCIA ti sia stata utile.

Se sei interessato a questi argomenti ti consiglio di leggere anche l'articolo dedicato alla CILA.

Elia Caneppele
Elia Caneppele

Sono Elia Caneppele, autore di questo articolo e fondatore di Windowo, il negozio italiano specializzato nella vendita online di articoli per finestre. La mia specialità è fare SEO per ecommerce e blog che, in parole povere, vuol dire farsi trovare da chi naviga su internet.

Dal 2014 lavoro come imprenditore digitale e, oltre alla gestione di Windowo, mi occupo anche della comunicazione di Autismo.it. Creo contenuti cercando di trasmettere più valore possibile ai nostri clienti.

Di seguito ti lascio i collegamenti ai miei social: non vedo l'ora di entrare in contatto con te personalmente.

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